Basilicata

Stop per un anno al furbetto delle 'imprese apri e chiudi'

A Rionero, sequestro preventivo per 1,5 milioni di euro

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 16 DIC - Un imprenditore di nazionalità cinese, "ritenuto responsabile di diversi delitti tributari e di autoriciclaggio", è stato interdetto per un anno dall'esercizio di imprese e uffici direttivi di persone giuridiche e imprese" dal gip presso il Tribunale di Potenza, nell'ambito coordinata dalla Procura distrettuale di Potenza.
    La Guardia di Finanza ha eseguito, a carico di tre società operanti nel Vulture-melese e riconducibili all'imprenditore indagato, il sequestro preventivo di disponibilità economiche e finanziarie per oltre 1,5 milioni di euro. L'inchiesta è cominciata con verifiche fiscali a carico di due società per i periodi d'imposta dal 2019 al 2022, che hanno portato alla scoperta di evasione di 745 mila euro di imposte sul reddito delle società e 772 mila ai fini dell'Iva. Gli investigatori hanno scoperto che l'imprenditore usava "lo schema di evasione noto come 'imprese apri e chiudi'" nel settore dei prodotti non alimentari. Due società, durante un breve ciclo di vita, evadevano "completamente il pagamento delle imposte" in modo tale che, al momento dell'accertamento del fisco, "l'azione di riscossione" non poteva più avvenire poiché "l'impresa era già estinta". Nel frattempo, però, era stata costituita una terza società, con gli stessi fornitori, dipendenti e luogo d'esercizio, per portare a compimento - secondo l'accusa - lo "schema fraudolento". Secondo gli accertamenti investigativi sui conti correnti bancari, le somme frutto di evasione "sarebbero state reinvestite in altre società, così inquinando il circuito economico legale". All'indagato sono stati contestati i reati di omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili, sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte e autoriciclaggio. (ANSA).
   

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