Basilicata

Giorno del ricordo: la Basilicata ricorda le vittime delle Foibe

Le dichiarazioni di Bardi e Pittella

Giorno del ricordo: la Basilicata ricorda le vittime delle Foibe

Redazione Ansa

(ANSA) - POTENZA, 10 FEB - In occasione del Giorno del Ricordo, "la Basilicata si unisce al dolore e alla memoria delle migliaia di vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata: questa giornata - sottolinea il presidente della Regione, Vito Bardi - rappresenta un monito affinché tragedie simili non si ripetano e la storia non venga mai dimenticata".
    "Il nostro pensiero - aggiunge il governatore lucano in una nota diffusa dall'ufficio stampa della Giunta - va a tutti coloro che hanno perso la vita, a chi ha sofferto ingiustizie e persecuzioni, e a coloro che furono costretti ad abbandonare la propria terra, vivendo il dramma dell'esilio. La memoria è un dovere civile e morale: solo attraverso la conoscenza e il ricordo possiamo costruire un futuro fondato sulla verità, sulla giustizia e sulla convivenza pacifica. La Regione Basilicata - conclude il presidente - è al fianco di chi si impegna per tenere viva questa pagina della nostra storia".
    Il presidente del Consiglio regionale, Marcello Pittella, ha aggiunto che "nella ricorrenza del Giorno del ricordo, che si celebra il 10 febbraio, rivolgo un doveroso omaggio alle vittime delle foibe e all'intera comunità degli esuli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, che hanno subito l'immane tragedia di una lacerazione umana e territoriale. Questa giornata - ha aggiunto Pittella - rappresenta un momento di profonda riflessione per tutti, volto a preservare la memoria di un capitolo drammatico della nostra storia, affinché resti vivo nella coscienza civile del Paese. La commemorazione non è un atto formale, ma un impegno morale a tramandare la verità di quegli eventi. Solo attraverso la conoscenza del passato - ha concluso il presidente del Consiglio regionale lucano - possiamo costruire una coscienza civile capace di prevenire future divisioni e violenze: alle nuove generazioni il compito di custodire questa memoria non come un peso, ma come un patrimonio di consapevolezza e responsabilità. Il ricordo sia monito per il futuro e simbolo di riconciliazione". (ANSA).
   

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