(ANSA) - CATANZARO, 24 NOV - Duemila persone ogni anno in
Calabria sono vittime di morta improvvisa. Molte di questi
decessi potrebbero essere evitati effettuando una prevenzione
primaria o secondaria.
Al convegno ha portato la sua testimonianza un paziente
sopravvissuto ad un arresto cardiaco.
"La prevenzione della morte cardiaca improvvisa - afferma il
prof. Ciro Indolfi, Direttore della Cardiologia Universitaria e
Presidente della Società Italiana di Cardiologia - è oggi, un
campo della medicina in continua evoluzione, anche considerando
la drammaticità della patologia che può colpire giovani e anche
meno giovani senza alterazioni strutturali del cuore che ne
potessero far prevedere un evento repentino ed infausto".
Morte improvvisa,in Calabria 2000 l'anno
Convegno a Catanzaro, unico modo per combatterla la prevenzione