(ANSA) - CATANZARO, 25 FEB - Ricopriva l'incarico di dirigente dell'allora Afor (poi Calabria Verde), azienda in house della Regione Calabria e, parallelamente, svolgeva attività libero-professionale incompatibile. La Guardia di Finanza provinciale di Catanzaro ha sequestrato, su disposizione della Procura regionale della Corte dei conti, beni per quasi 1,5 milioni ad un manager in servizio nell'azienda.
I finanzieri hanno accertato che il dirigente ha svolto attività ingegneristica in regime privato dal 2004 al 2015 senza autorizzazione. L'attività, secondo quanto emerso, gli ha consentito di percepire compensi "extra", che invece di essere riversati nelle casse dell'ente pubblico, come prevede la normativa, sono stati incassati direttamente. Il danno erariale è stato calcolato proprio in base a tali compensi indebitamente riscossi e tenendo conto degli stipendi percepiti in questi 13 anni in qualità di dirigente pubblico. Sequestrati immobili, crediti, conti correnti e attività finanziarie.
Danno erariale 1,5 mln, sequestrati beni
Scoperta attività non autorizzata svolta per oltre un decennio