(ANSA) - CATANZARO, 19 APR - La Procura antimafia di
Catanzaro ha emesso l'avviso di conclusione delle indagini
preliminari sull'attentato che il 9 aprile del 2018 a Limbadi,
nel vibonese, provocò la morte di Matteo Vinci, di 42 anni, ed
il ferimento del padre Francesco, di 71.
Vinci fu ucciso dall'esplosione di una bomba collocata sotto
l'automobile sulla quale viaggiava insieme al padre.
Il pm della Dda, Andrea Mancuso, ha contestato agli indagati,
Domenico Di Grillo, Rosaria Mancuso, Vito Barbara, Lucia Di
Grillo e Rosina Di Grillo, a vario titolo, i reati di omicidio e
tentato omicidio, detenzione illegittima di ordigno esplosivo,
minaccia, ricettazione, detenzione abusiva di armi, lesioni
personali, estorsione e rapina, con l'aggravante del metodo
mafioso.
Barbara, Lucia Di Grillo e Rosaria Mancuso sono ritenuti, in
concorso morale e materiale tra loro e con altri soggetti allo
stato non identificati, quali ideatori e promotori
dell'attentato in cui restò ucciso Matteo Vinci e fu ferito il
padre.
Ucciso da bomba auto: concluse indagini
Cinque persone coinvolte, contestato omicidio aggravato da mafia