(ANSA) - VIBO VALENTIA, 7 GIU - I carabinieri hanno
denunciato due persone sorprese a scavare all'interno di un'area
sottoposta a vincolo archeologico. I due, entrambi residenti a
Sorianello, sono stati notati in atteggiamento sospetto nella
zona protetta da vincolo da parte della Soprintendenza regionale
per i beni e le attività culturali della Calabria, nei pressi di
una villa ubicata in pieno centro cittadino, a Vibo. I
carabinieri hanno sorpreso i due mentre stavano eseguendo degli
scavi. Si tratta di B.A., 44 anni, subagente di un'agenzia
assicurativa e di N.A. (61), disoccupato, entrambi già noti alle
forze dell'ordine, il secondo per ricettazione di beni
archeologici. Il sospetto è che siano dei "tombaroli". L'area è
la stessa che nel 2010 fu interessata da un'inchiesta dei
carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Cosenza e
dal Ros di Catanzaro che portò all'arresto di diverse persone
per traffico illecito di reperti. Una rete che sarebbe stata
collegata alla famiglia di 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi.
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