(ANSA) - LIMBADI (VIBO VALENTIA), 25 LUG - Beni per un valore di circa 800 mila euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza di Catanzaro a Giovanni Campennì, di 53 anni, di Nicotera, ritenuto contiguo alla cosca Mancuso di Limbadi e già condannato in via definitiva per ricettazione e tentata estorsione. Campennì era stato indagato nell'operazione "Mondo di mezzo" che aveva fatto emergere un accordo "imprenditoriale" tra l'associazione romana, riconducibile a Massimo Carminati e Salvatore Buzzi, e il clan Mancuso.
Il provvedimento di sequestro, eseguito dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro coordinati dal procuratore Nicola Gratteri e dai pm Annamaria Frustaci e Andrea Mancuso, ha riguardato due ditte individuali, con sede a Nicotera, di commercio all'ingrosso di mezzi e attrezzature da trasporto e di trasporto merci su strada (intestata alla moglie), due fabbricati e un terreno a Nicotera, tre auto e diversi rapporti bancari e finanziari.
Sequestro beni a indagato Mondo di Mezzo
Per accusa è imprenditore di riferimento Mancuso con Carminati