(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 10 APR - Non una Via Crucis vera e
propria ma un percorso di preghiera e di dolore per chi soffre,
per chi ha perso la vita, e per coloro, medici, infermieri, e
chi li affianca, che lottano accanto ai malati per sconfiggere
un male sconosciuto. E' quella compiuta, nel silenzio e nella
preghiera, da mons.
"Un atto di amore e di devozione al Signore - è stato
spiegato - con il quale si affida alla protezione divina chi
opera e cura con sapienza e amore i contagiati da un nemico
invisibile come il coronavirus. Ad accompagnare il presule il
cappellano del Gom, don Stefano Iacopino. Una processione in
solitaria, per portare la speranza, nel giorno in cui, il
Venerdì Santo, a Reggio, per le vie del centro, si svolge la
tradizionale processione delle "Varette" custodite nella Chiesa
di Gesù e Maria.
A Reggio Via Crucis da chiesa a ospedale
"Atto d'amore e devozione al Signore per portare la speranza"