(ANSA) - CATANZARO, 17 APR - L'emergenza coronavirus rischia
di mettere in ginocchio il settore turistico-alberghiero nel
quale, dice all'ANSA Vincenzo Farina, presidente Confesercenti
Calabria, "si naviga a vista". Secondo i dati Confesercenti sono
2500 gli stabilimenti balneari, 13. 481 le attività, tra alloggio
e ristorazione, e 58mila le attività che si occupano della
fornitura di prodotti. "Ci siamo detti con l'assessore Fausto
Orsomarso - spiega Farina - di iniziare a preparare per
l'estate. Solo che si naviga a vista e lo dico con rammarico
perché parliamo della vita delle persone. Abbiamo deciso di
iniziare una programmazione per la manutenzione e le riaperture,
con la consapevolezza che si corre il rischio di trovarci a
modificare tutto". Allargando il discorso alle altre attività,
Farina evidenzia che "dire che fra due mesi risolviamo il
problema equivale a dire che quella gente fra due mesi non c'è
più, non per il coronavirus, ma a causa del coronavirus. Per
questo mi rivolgo al mondo della scienza per fare in fretta".
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