(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 MAG - Padre e figlio sono stati arrestati dalla polizia, a Reggio Calabria, per maltrattamenti in famiglia e minacce. Gli agenti delle volanti sono intervenuti dopo la telefonata di una donna che ha raccontato di essere fuggita da casa e di essersi nascosta dietro un'auto.
Gli investigatori della polizia di Stato sono convinti di "essere riusciti ad evitare il peggio" per la donna aggredita dal marito e dal figlio
maggiorenne a Pellaro, quartiere della periferia sud di Reggio Calabria. "Il protocollo del Dipartimento della pubblica sicurezza per l'emergenza epidemiologica del Covid-19 - dicono - ha, ancora una volta, dato i frutti sperati a protezione delle vittime della violenza di genere, soprattutto le donne, più esposte alle vessazioni a causa della convivenza forzata". Il marito della vittima ha poco meno di cinquant'anni, e seppure non coinvolto in ambienti mafiosi, ha precedenti per tentato omicidio, minacce, lesioni personali ed estorsione.
Mentre il figlio, appena ventenne, non ha alcun pregiudizio penale. "L'episodio - dicono gli investigatori - è, se possibile, ancora più grave perché maturato in un contesto familiare di non particolare bisogno economico, e l'esplosione di violenza contro la donna giunge al culmine di una serie di episodi precedenti non denunciati per tenere unita la famiglia. Tant'è che il padre ha persino colpito il secondo figlio, un ragazzo sedicenne, che aveva tentato di dissuaderlo dal colpire la madre, rimediando però una ferita al gomito sinistro". Il provvedimento cautelare è stato emesso dal gip Valerio Trovato su richiesta del sostituto procuratore Alessandro Moffa.
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