(ANSA) - CROTONE, 18 MAG - "Abbiamo aperto ma l'affluenza non
c'è. Noi che avevamo già aperto per i bambini siamo un po' più
organizzati dei colleghi perché le linee guida sono arrivate
troppo in ritardo.
"Noi nel negozio - prosegue - prendiamo tutte le precauzioni.
Diamo ai clienti maschere e guanti perché provino i capi solo in
questo modo. C'è però incertezza, c'è paura e pochi soldi.
Ripartire non è facile perché i volumi di cassa si fanno in base
al numero di clienti che entra. Non abbiamo avuto alcun tipo di
aiuto per i costi sostenuti comunque. Se va bene ai saldi
riusciremo a recuperare qualcosa, altrimenti la perdita è
secca".
Non va meglio al negozio Mas di Saverio e Giuseppe Masellis.
Si tratta di un'attività specializzate negli abiti da cerimonie.
"Il settore è il più penalizzato - dice Saverio Masellis -
perché avevamo 60 matrimoni, tutti spostati ad altra data. Tutta
la collezione è rimasta invenduta. Avevamo acquistato anche già
abiti per alcuni matrimoni anticipando i soldi e poi ci siamo
ritrovati nel lockdown. Noi ci siamo esposti ma ci sono rimasti
gli abiti invenduti. Siamo a zero fatturato, i costi rimasti e
quando siamo tornati per organizzare l'apertura abbiamo scoperto
che ci hanno tagliato il telefono per il mancato pagamento di
bollette e ridotto la potenza elettrica nonostante le promesse
del governo". "In questo momento - aggiunge - non possiamo
neppure usare il pos per eventuali pagamenti elettronici perché
siamo senza linea. L'idea è di convertire il negozio, ma oltre
ai problemi di liquidità per acquistare la merce ci sono anche
problemi di fornitura perché i produttori sono rimasti
fermi".(ANSA).
Fase 2: Crotone, negozi aperti ma scarsa affluenza clientela
Commerciante,in lockdown tagliato telefono e ridotta elettricità