(ANSA) - VIBO VALENTIA, 17 NOV - Il Tribunale della libertà
di Catanzaro ha scarcerato Antonio Pontoriero, di 45 anni,
condannato nei giorni scorsi, in primo grado, a 22 anni di
reclusione per l'omicidio di Soumayla Sacko, il bracciante
maliano e sindacalista Usb, ucciso a colpi di fucile il 2 giugno
del 2018 mentre stava raccogliendo alcune lamiere nell'area
dell'ex fornace "La Tranquilla" di San Calogero nel Vibonese. I
giudic hanno accolto l'istanza dei difensori dell'uomo, gli
avvocati Salvatore Staiano e Francesco Muzzopappa.
Per il Collegio, nonostante il lungo periodo di detenzione
(circa due anni) e lo stato di incensuratezza, "persistono le
esigenze cautelari a carico dell'imputato" ma all'affievolimento
della misura hanno contribuito tre particolari: "lo stato
avanzato dell'istruttoria processuale davanti alla Corte
d'Assise di Catanzaro; il consenso di Pontoriero
all'utilizzazione del braccialetto elettronico e il parere
favorevole dello stesso pubblico ministero". Da qui
l'accoglimento dell'appello proposto dagli avvocati Staiano e
Muzzopappa che nell'istanza hanno sottolineato l'insussistenza
di un concreto attuale pericolo di recidiva. Per i giudici del
Riesame i domiciliari con il braccialetto elettronico
rappresentano misura idonea "a scongiurare prossime occasioni di
ricaduta nel delitto, espletando al tempo stesso un effetto
deterrente sulla reiterazione di condotte analoghe". I difensori
di Pontoriero hanno annunciato ricorso in appello contro la
sentenza di primo grado. (ANSA).
Bracciante ucciso: omicida ai domiciliari con braccialetto
Nei giorni scorsi condannato a 22 anni di reclusione