(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Padre e figlia, scontro
generazionale, delusione e sensi di colpa. Tra queste anime si
sviluppa REGINA di Alessandro Grande, unico film italiano in
concorso alla 39/ma edizione del Torino Film Festival.
Ora questa ragazzina, che ha perso la madre tanti anni prima,
vive con grande complicità con il padre Luigi (Francesco
Montanari), ex musicista che fa il manutentore in un albergo.
Regina, tra l'altro, ha un dono, canta molto bene e il padre
sostiene questa sua passione con tutte le sue forze e le fa da
manager anche in maniera spregiudicata se occorre, ma una gita
in barca sul lago e un corpo di un sub trovato morto nell'acqua
cambierà il loro rapporto per sempre.
"L'idea del film - dice il regista - nasce dalla voglia di
raccontare un conflitto generazionale giocato sul terreno della
colpa e delle responsabilità di un padre incapace di prendersele
e di una figlia che per questo si sente smarrita, priva di punti
di riferimento. All'improvviso la protagonista vede qualcosa che
non va in quell'uomo che le sembrava perfetto. Sono partito dal
saggio di Massimo Recalcati, "Il complesso di Telemaco", nel
quale l'autore affronta l'assenza e la scomparsa della figura
del padre".
Il film, una produzione Bianca Srl con Rai Cinema, sarà
distribuito da Adler Entertainment. (ANSA).
Regina, padre, figlia e sensi di colpa tra monti della Sila
Thriller di Grande in gara al Tff con Montanari e Francesconi