(ANSA) - CROTONE, 15 DIC - L'alluvione del 21 novembre scorso
nel crotonese ha evidenziato anche la fragilità di uno dei più
importanti siti archeologici italiani: il promontorio Lacinio
sul quale si trova il parco archeologico di Capocolonna con la
colonna superstite del tempio di Hera Lacinia. Proprio il
simbolo della Magna Grecia è a rischio.
"La Protezione civile - ha detto - ha fornito i primi dati in
conseguenza dell'evento alluvionale che ha provocato lo
smottamento del terreno e, a quanto accertato, anche un
ulteriore spostamento della colonna. La situazione è critica".
I dati sono stati forniti nel corso di un incontro alla
presenza anche del sottosegretario del Mibact Laura Orrico,
svolto il 10 dicembre durante il quale è emerso anche "un
ulteriore abbassamento della subsidenza in determinate aree" che
"fa rilevare un'accelerazione di tutti gli eventi in atto da
anni". Qualche giorno prima c'era stato anche un sopralluogo
della responsabile alla Direzione per la sicurezza del
patrimonio culturale del Mibact Marica Mercalli, insieme con
l'assessore comunale all'urbanistica Ilario Sorgiovanni e
Elisabetta Dominijanni. Il promontorio è tenuto sotto controllo
in questi giorni attraverso droni e rilevamenti satellitari e -
scrive il giornale - la Soprintendenza ai Beni Culturali ha
inviato una nota al Comune per sollecitare la protezione civile
e i vigili del fuoco a mantenere alta l'attenzione e continuare
il monitoraggio dell'intera zona. In pericolo c'è anche la
chiesetta del santuario mariano di Capocolonna che sorge sul
limite del promontorio. "Nella zona sotto la chiesa - ha detto
Sorgiovanni - si sono palesati segnali di gran dissesto del
terreno. Vi sono cose da fare subito! Ampliare e rinforzare la
base di sostegno della chiesa ma estendere tutti gli interventi
all'intero promontorio, soprattutto la parte che volge a
Crotone. Bisogna intervenire tempestivamente". (ANSA).
Colonna tempio Hera Lacinia, a rischio dopo maltempo
Tecnico comune a "Il Crotonese", situazione è critica