(ANSA) - CATANZARO, 30 GEN - Come aveva anticipato il
presidente della Corte d'Appello Luciano Gerardis, quella di
quest'anno a Reggio Calabria per l'inaugurazione dell'Anno
giudiziario è stata una cerimonia sobria. Si è svolta, infatti,
senza onori militari, senza addobbi floreali e tutti i
magistrati hanno indossato la toga nera.
"Si corre, nel prossimo futuro, il fondato, gravissimo,
rischio di un'economia fortemente inquinata da capitali mafiosi,
con interi settori commerciali preda della 'ndrangheta". Lo
scrive il procuratore di Reggio Giovanni Bombardieri nella sua
relazione. Il magistrato si riferisce "alla particolare,
gravissima, situazione sanitaria di costante emergenza che il
Paese affronta ormai da mesi". Secondo Bombardieri, "proprio nei
settori della sanità e dell'economia, già prepotentemente
infiltrati, oggi la 'ndrangheta rischia di trovare terreno
fertile. Purtroppo non può che evidenziarsi, ancora una volta,
la preoccupazione derivante dalla constatazione della necessità
di un maggiore, sistematico, impegno dello Stato nel contrasto
effettivo alla criminalità organizzata. Il contrasto alla
'ndrangheta è, prima ancora che giudiziario, un problema
culturale, sociale ed economico, con l'ineludibile necessità di
massicci investimenti nell'economia legale che diano strutture,
lavoro e risorse indispensabili per offrire una reale
possibilità di riscatto a questa terra". (ANSA).
Anno giudiziario: Reggio; Gerardis, bandi concorsi deserti
Bombardieri, economia inquinata da mafia