(ANSA) - CATANZARO, 26 FEB - "Il debito ingiustificato è un
mostro che sta divorando la Sanità a danno dei cittadini e dei
contribuenti e che determina, inevitabilmente, sottrazione di
risorse alla cura della salute". Lo ha affermato il procuratore
generale della Corte dei conti della Calabria Maria Rachele
Anita Aronica nella relazione letta in occasione
dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2021.
"Nel 2020 - è emerso dalla relazione - sono state 3.525
denunce presentate alla Procura regionale della Corte dei Conti.
Molti contenziosi sono risalenti nel tempo, circostanza che ha
comportato notevoli difficoltà per l'imputazione delle
responsabilità. Cito, a titolo esemplificativo i contenziosi il
cui pagamento viene, infine eseguito (quindi dopo lungo tempo)
solo con la nomina del Commissario ad acta".
Esempi di mala gestio si verificano ricorrentemente "nelle
Aziende sanitarie, per i sistematici mancati e/o ritardati
pagamenti. Si assiste, in definitiva, a una lievitazione
esponenziale del debito che sfocia, frequentemente, nella nomina
di un Commissario ad acta per l'esecuzione delle sentenze di
condanna. Tutto ciò determina un incremento del debito, per
interessi, spese e anche compensi del Commissario ad acta, che
costituiscono danno erariale".
A questo si aggiungono delle anticipazioni tesoreria, che
producono altri debiti per interessi e compensi
sull'anticipazione. "Il quadro è sconfortante - è detto nella
relazione - stante il noto disavanzo in cui versa la sanità
calabrese e che difficilmente potrà rientrare se non si pone
fine a questo modus operandi nella gestione del debito". (ANSA).
Corte conti:Procuratore, disavanzo mostro che divora sanità
"Da debito ingiustificato emerge quadro sconfortante settore"