(ANSA) - ROMA, 05 MAR - Il mondo dell'archeologia e della
storia dell'arte antica piange la scomparsa avvenuta stamattina
a Roma a 86 anni del professor Paolo Moreno, grande studioso e
instancabile divulgatore a cominciare dalle numerose e
interessanti attribuzioni e identificazioni (da Fidia a
Prassitele il vecchio) fino all'enorme contributo sui Bronzi di
Riace.
Proprio sulle meravigliose statue scoperte per caso nelle acque
calabresi Moreno concentrò a lungo i suoi studi sintetizzati
anche nel saggio I Bronzi di Riace, Il Maestro di Olimpia e i
Sette a Tebe (Electa) fino a identificarli come Tideo e
Anfiarao.
Nato nel 1934 a Udine, si laureò in Archeologia cristiana con
Adriano Prandi alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell'Università di Bari. Fu poi allievo di Doro Levi alla Scuola
Archeologica Italiana di Atene, di Ranuccio Bianchi Bandinelli e
Giovanni Becatti a Roma. E' stato direttore dell'Istituto di
Archeologia dell'Università di Bari, poi ordinario di Storia
dell'arte antica a La Sapienza di Roma. Dal 1992 al 2008 ha
insegnato Archeologia e storia dell'arte greca e romana
all'Università Roma Tre.
Soprattutto ha sistematicamente divulgato le proprie scoperte
riguardanti celebri monumenti: da Fidia e Prassitele quali
autori del gruppo colossale in bronzo di cui sono copia i
Dioscuri del Quirinale all'identificazione del Giovane di Mozia
col dio punico Melqart dalle tracce del rivestimento bronzeo;
dal Satiro danzante di Mazara del Vallo assegnato a Prassitele
all'Atleta del Getty Museum come bronzo di Lisippo, insieme
all'Eracle da Sulmona e al Pugilatore delle terme; dall'Afrodite
cantata da Apollonio Rodio rivelata nella Vittoria alata di
Brescia alla denominazione di Cleopatra Capitolina per la
presunta Venere dell'Esquilino.
I funerali si svolgeranno in forma privata. (ANSA).
Addio archeologo Paolo Moreno, dai Bronzi Riace a Cleopatra
Instancabile divulgatore, cattedre a Bari, Sapienza e Roma Tre