Calabria

COVID: il punto in Calabria

Non flette curva +577 casi, 4 morti. In arrivo nuovi posti letto

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANZARO, 13 APR - Non accenna a flettere la curva dei positivi in Calabria. Dopo i 226 casi di ieri - dovuti al minor numero di tamponi del fine settimana e comunque con un rapporto tamponi-positivi dell'11,97% - nelle ultime 24 ore ne sono stati individuati 577, ai livelli della settimana scorsa, con 4. 086 tamponi e un rapporto del 14,12%. E anche oggi si registrano vittime, 4, che portano il totale a 910. Stabili i ricoveri in area medica (471 ma con un tasso di occupazione del 50%) mentre crescono di 3 quelli in terapia intensiva (43 con un tasso del 28%, +2%, 2 punti sotto la soglia di saturazione). Numeri che fanno crescere i dubbi di chi non si spiega il passaggio della Calabria dalla zona rossa a quella arancione, quale il deputato di Alternativa c'è Francesco Sapia, che ha presentato un'interrogazione al ministro della Salute per chiedere "sulla base di quali elementi ha ordinato il passaggio" di zona.
    La situazione degli ospedali è stata al centro della riunione dell'Unità di crisi al termine della quale il presidente ff della Regione Nino Spirlì ha annunciato l'individuazione di tre centri per aumentare la disponibilità dei posti letto: il presidio di Rogliano come centro ospedaliero per il nord della Calabria, la struttura sanitaria 'Villa Bianca' di Catanzaro nell'area centrale, anche con il supporto dei responsabili del Mater Domini e della Protezione civile, e l'ospedale di Gioia Tauro per la parte sud". Discusso anche delle assunzioni del personale medico in tutta la regione.
    Intanto, anche oggi, così come accade da giorni, il più alto numero di positivi (234) si è registrato in provincia di Cosenza. Una situazione che ha spinto gli infermieri dell'ospedale Annunziata del capoluogo a denunciare un lavoro "senza sosta, costretti a turni massacranti, senza i giusti riposi, per sopperire all'assenza di personale", il mancato pagamento degli straordinari da 5 mesi e la mancata corresponsione dell'indennità Covid. Situazione che ha spinto il sindaco Mario Occhiuto ad annunciare per sabato un sit-in davanti al Pronto soccorso al quale invitato tutti i sindaci della provincia parlando di una "inaccettabile assenza di decisionismo del vertice dell'azienda ospedaliera". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it