(ANSA) - CATANZARO, 14 APR - Il virus Covid non allenta la
morsa sulla Calabria. Anche nelle ultime 24 ore si è superata la
soglia dei 500 (540) nuovi positivi, come accade ormai da
giorni, con un rapporto tamponi-positivi del 14,26%.
Anche oggi quasi la metà dei nuovi casi (245) sono stati
individuati in provincia di Cosenza dove, nel capoluogo di
provincia, il direttore sanitario dell'Annunziata ha smentito il
decesso di due pazienti in ambulanza e nella tenda pre-triage.
"Non c'è stato alcun decesso in ambulanza e posso escludere
anche una morte nella tenda pre-triage. Rimane certo che tra l'8
e il 16 aprile abbiamo avuto un numero elevato di accessi in
ospedale, ma tutti i pazienti sono stati adeguatamente trattati
nel Dea" ha detto Angelo Barbato.
Smentita giunta dopo che a Cosenza è scoppiata la protesta.
Prima la direzione generale dell'Azienda ospedaliera e poi gli
uffici dell'Asp sono stati occupati dagli aderenti al comitato
"Cittadine e cittadine calabresi per la sanità pubblica". I
manifestanti hanno chiesto l'intervento del ministro alla Salute
Roberto Speranza affinché "venga in Calabria a rendersi contro
della situazione e possa trovare nell'immediato una soluzione
almeno per evitare che le persone muoiano in attesa di un posto
letto". E per cercare di frenare il diffondersi del contagio, il
sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso ha chiesto al
Prefetto di Cosenza l'invio dell'esercito per attività di
controllo del territorio.
Sul fronte vaccinale, intanto, è stato firmato stamani il
protocollo d'intesa che definisce le modalità per il
coinvolgimento dei medici di medicina generale calabresi nella
campagna di vaccinazione e a Corigliano Rossano è stato
inaugurato il nuovo hub con una potenzialità di 500
somministrazioni al giorno. (ANSA).
COVID: il punto in Calabria
Contagi ancora sopra 500. Ospedale smentisce morti in ambulanza