(ANSA) - CATANZARO, 11 MAG - Sono stati 3.400 in meno i
matrimoni celebrati in Calabria nel 2020, si tratta di 64
matrimoni in meno alla settimana.
Tra i settori coinvolti, quindi, quelli ad elevata vocazione
artigiana sono parrucchieri e di altri trattamenti estetici (93%
totale imprese); oreficeria gioielleria orologeria (89,3%);
attività fotografiche (86,3%); legatoria e servizi annessi
(78,3%); confezione di altro abbigliamento esterno (76,1%);
gelaterie e pasticcerie (75, 6%); produzione di pasticceria
fresca (75%); fabbricazione di altri articoli nca (fabbricazione
di cesti floreali; bouquet e corone di fiori artificiali o
secchi; colorazione di fiori; fabbricazione di candele...)
(75%); altra stampa (69,2%); trasporto mediante noleggio di
autovetture da rimessa con conducente (56,8%) e confezioni varie
e accessori per l'abbigliamento (52,9%). Nei settori
potenzialmente coinvolti in cerimonie e wedding operano
complessivamente 36.505 occupati, pari al 10% degli addetti
totali e la dimensione media di queste imprese è di 1,79 addetti
per impresa (in linea con la dimensione media dell'intero
sistema produttivo di 1,89 addetti/impresa).
A livello provinciale le imprese rientranti in questa
perimetrazione sono 6.775 in provincia di Cosenza di cui 37,7%
artigiane; 4.626 a Reggio (41,9% ); 3.334 a Catanzaro (38,7%);
1.484 a Crotone (32,7%); 1.309 a Vibo (38,2%). "La riapertura
prevista dal Governo centrale con la ripartenza delle cerimonie
dal 15 giugno fa sperare per una ripresa - afferma il presidente
dei fotografi di Confartigianato imprese Calabria, Sebastiano
Aloia - anche se ci vorrà tempo per recuperare le importanti
perdite subite. Auspichiamo che la Regione possa farsi carico di
questa problematica e convochi nel breve un tavolo tecnico per
valutare la fattibilità di una simile iniziativa". (ANSA).
Covid:Confartigianato, 3.400 matrimoni in meno nel 2020
Indagine Osservatorio Mpi: ogni settimana 64 unioni in meno