(ANSA) - CATANZARO, 16 GIU - Una meritata standing ovation ha
salutato la messa in scena di Calà - l'ultimo filo al debutto
del 14 giugno al Campania Teatro Festival 2021, diretto da
Ruggero Cappuccio, in corso nel Giardino Paesaggistico di Porta
Miano del Real Bosco di Capodimonte a Napoli.
Il dramma, scritto da Marco Ciconte e Giusy Mellace, per la
regia di Franco Eco e prodotto in Calabria, ha sorpreso
positivamente gli spettatori della rassegna napoletana per una
narrazione della Calabria innovativa, sganciata dagli stereotipi
e dai luoghi comuni che spesso ne limitano il riscatto: quella
che emerge dall'opera di Ciconte e Mellace, entrambi crotonesi,
è una terra di miti e leggende ma soggiogata da forze oscure e
da atteggiamenti irresponsabili dei suoi stessi cittadini, ma
mantiene viva la sua voglia di liberarsi dai fili di un destino
che sembrano a volte inestricabili, anche a causa di un rapporto
conflittuale con i propri figli.
Proprio i figli della Calabria, nella rappresentazione degli
autori, sono chiamati a invertire il corso della storia,
risolvendo quel conflitto con la madre terra per la sconfitta
del demone che la opprime.
Di assoluto riguardo le performance dei tre giovani attori
calabresi chiamati a interpretare i ruoli dell'opera:a Francesca
Flotta, Erica Bianco e Giovanni Cordì è stato riservato un
applauso, lungo e caloroso, dal numeroso pubblico del Festival.
(ANSA).
Teatro:la Calabria fuori da luoghi comuni al Campania Fest
Un successo "Calà-l'ultimo filo"di Marco Ciconte e Giusy Mellace