(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 18 SET - Un progetto di attentato
della 'ndrangheta per uccidere il figlio del Procuratore della
Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. A rivelarlo alla Dda
di Reggio Calabria Antonio Cataldo, esponente dell'omonima cosca
di Locri, dal giugno scorso collaboratore di giustizia.
Il sostituto procuratore della Dda Giovanni Calamita, in
merito alle dichiarazioni di Cataldo, ha depositato due verbali
agli atti del processo "Riscatto-Mille e una notte".
Il nuovo pentito, condannato a 8 anni di reclusione nel
processo "Mandamento Jonico", ha riferito ai magistrati ciò che
ha sentito nel carcere di Reggio Calabria nel 2013, quando del
procuratore Gratteri si parlava come possibile Ministro della
Giustizia del Governo Renzi. Nomina che poi sfumò.
A parlare a Cataldo del progetto di attentato al figlio di
Gratteri sarebbe stato un esponente della cosca Cordì, Guido
Brusaferri: "Nel 2013 - ha detto Antonio Cataldo - l'unico
argomento associativo di cui ho parlato con Brusaferri é stato
il proposito di attentato al figlio del dottore Gratteri. Tra
noi detenuti, in particolare quelli di Locri, c'era allarme per
la sua nomina a ministro. Temevamo, in particolare, leggi più
ferree contro la criminalità organizzata. Ma Brusaferri mi
tranquillizzò dicendo 'tanto tra poco sistemano il figlio'. Lo
avrebbero investito con una macchina". (ANSA).
'Ndrangheta: pentito,ci fu progetto omicidio figlio Gratteri
Svelato da Antonio Cataldo, pentitosi nel giugno scorso
