A "lezione" dai giovani. In concomitanza con l'apertura in Calabria dell'anno scolastico, anche i 4 candidati alla presidenza della Regione è come se oggi fossero tornati sui banchi. Luigi de Magistris, Roberto Occhiuto, Mario Oliverio, e collegata in remoto, Amalia Bruni, infatti, hanno incontrato stamani i giovani di diverse realtà educative della regione in rappresentanza del Terzo settore, con il coordinamento del Centro Comunitario Agape, che hanno sottoposto un documento alla loro attenzione ed alla firma su "La Calabria che vogliamo noi". Un "manifesto" in nove punti per "per costruire - ha spiegato la coordinatrice del progetto Giulia Melissari - tante opportunità sociali ed economiche tra le quali avere l'opportunità di scegliere".
Un tema ricorrente, quello della fuga dei giovani calabresi verso le regioni del nord o altri Paesi in cerca di lavoro e di occasioni di lavoro e di crescita professionale, nella campagna elettorale per le regionali del 3 e 4 ottobre. Ed allora i diretti interessati hanno voluto presentare ai candidati presidente le loro proposte per rendere la Calabria attrattiva anche per loro. Un appello sostanzialmente accolto dai candidati e sottoscritto davanti alla folta rappresentanza di giovani.
Una testimonianza che secondo de Magistris ha sconfitto la retorica secondo la quale i giovani non si occupano di politica. Roberto Occhiuto ha evidenziato come "ogni giovane che lascia la Calabria non è solo un danno alla sua vita, ma è un danno per la Regione, che in questo modo si sta impoverendo sempre di più".
Un incontro, ha sottolineato Oliverio, che "sfata i luoghi comuni della tendenza alla lamentazione, da cui bisogna liberarsi, e da quel racconto costantemente negativo sulla regione che stravolge i segnali positivi che si sono". Amalia Bruni si è impegnata, in caso di elezione, a prendere "in considerazione tutte le vostre proposte per realizzare una strategia globale che consenta alle giovani generazioni di restare per la creazione di una Calabria migliore".
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