Agricoltura e agroalimentare in Calabria. Sono dieci i punti prioritari su cui i candidati alla presidenza della Regione si sono confrontati con i vertici regionali - il presidente Franco Aceto, il direttore Francesco Cosentini e il delegato dei Giovani Enrico Parisi - e la base di Coldiretti Calabria. Amalia Bruni, Roberto Occhiuto, Mario Oliverio e Luigi De Magistris sono stati chiamati a dire la loro a partire dal documento dell'associazione su "Le priorità di Coldiretti per l'agricoltura e l'agroalimentare che vogliamo" su sburocratizzazione e semplificazione amministrativa, Psr, Piano infrastrutturale, cibo e ristorazione pubblica, rilancio della multifunzionalità e tanto altro ancora. "Le analisi e le proposte che mi sono state sottoposte - ha detto Bruni (centrosinistra) - sono condivisibili. Non prometto nulla se non il mio impegno forte e convinto, a lavorare, a studiare e a trovare soluzioni condivise ai tanti problemi della nostra regione". Da Roberto Occhiuto (centrodestra) è giunta "adesione alle proposte per snellire le procedure amministrative attraverso l'istituto della 'delega' a specifiche articolazioni delle organizzazioni di rappresentanza che intendono accettare questa sfida". Per il candidato presidente indipendente Mario Oliverio è "inaccettabile che la Calabria sia trattata come una colonia" per cui si deve "contrastare il processo di dipendenza e colonizzazione che continua da troppo tempo". Luigi De Magistris, candidato presidente del Polo civico, ha esordito riconoscendo che la Calabria "nonostante tutti i problemi e gli ostacoli esistenti è cresciuta come imprese e qualità imprenditoriale. È, invece, peggiorata nelle politiche sui diritti primari". Intanto il presidente del M5s Giuseppe Conte conclude la sua "due giorni" in Calabria, mentre il leader della Lega Matteo Salvini si appresta a tornare, domani, con appuntamenti tra catanzarese e crotonese.
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