(ANSA) - VIBO VALENTIA, 19 OTT - I carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno sottoposto a fermo il presunto autore del tentato omicidio di Domenico Catania, il 32enne ferito con un colpo di pistola al torace nella notte tra sabato e domenica scorsi a Vibo Valentia. Si tratta di Francesco Barbieri, di 20 anni, di Pannaconi - frazione del comune di Cessaniti - il presunto autore del ferimento del 32enne Domenico Catania.
Il giovane è il nipote di Giuseppe Accorinti, alias Peppone, ritenuto il boss del Poro imputato nel processo Rinascita-Scott.
Al giovane la Procura di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo, contesta il tentato omicidio oltre al porto abusivo di arma clandestina e spari in luogo pubblico. Barbieri si è presentato ieri sera al Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia accompagnato dal suo legale, l'avvocato Giuseppe Bagnato. Secondo le indagini dei carabinieri e della Procura, il tentato omicidio è stato filmato dalla telecamere di videosorveglianza presenti nel vicolo dove è avvenuta la discussione poi sfociata nel ferimento di Catania avvenuto al culmine di una lite per un parcheggio. Anche il padre ed i fratelli del fermato sono tutti sotto processo nell'ambito della maxioperazione Rinascita Scott con l'accusa di associazione mafiosa, così come la vittima.
La sparatoria non rientrerebbe in un contesto mafioso. Da qui la competenza della Procura ordinaria di Vibo Valentia e non della Dda di Catanzaro.
"L'indagine in questione è stata tutta frutto di un'attività investigativa perché nessuno ha parlato, neanche il ferito. Nessuno ha detto una parola e questa è una cosa grave". Lo ha affermato in conferenza stampa il procuratore capo di Vibo Valentia Camillo Falvo, evidenziando il clima di omertà che ha caratterizzato la vicenda del ferimento del 32enne Domenico Catania conclusa con il fermo del presunto autore, Francesco
Barbieri, di 20 anni. Tra l'altro, i carabinieri sono intervenuti solo su segnalazione del 118 e le persone a conoscenza dei fatti "hanno tutte negato, nessuno ha collaborato. Prenderemo seri provvedimenti - ha detto Falvo - anche su questo versante. Addirittura dalle immagini abbiamo notato che c'erano dei passanti con questo ragazzo riverso per terra e nemmeno si sono fermati per capire cosa fosse successo. È una cosa che mi amareggia tanto".