(ANSA) - COSENZA, 22 FEB - Nonostante in Calabria non
manchino esperienza, competenza e tecnologia, la percentuale
delle nascite ottenute grazie alla procreazione medicalmente
assistita è poco più dell'1% contro, ad esempio, il 7% della
Lombardia. Il problema è dunque di natura organizzativa.
"Da qui - si afferma in un comunicato - la necessità di una rete
efficace ed efficiente, che dalla medicina di base, passando per
la specialistica, accompagni la coppia fino ai centri
specialistici ad alto flusso in grado di fornire prestazioni di
qualità e ad alte probabilità di esito finale positivo. Basti
pensare, infatti, che grazie agli strumenti diagnostici e
terapeutici oggi a disposizione, rispetto a tutta la popolazione
infertile, una coppia ha mediamente un 20% di possibilità di
successo'. Percentuale che può raggiungere il 35% nel caso di
pazienti selezionate con fattori prognostici positivi".
"Abbiamo svolto un confronto molto interessante - ha detto il
professore Stefano Palomba, coordinatore scientifico del
congresso - perché é servito, in primo luogo, a selezionare i
Centri che realmente sono interessati ad una politica sanitaria
efficiente. Ci siamo confrontati sulla necessità di avere
protocolli e linee di indirizzo condivise al fine di offrire in
Calabria un servizio di qualità attraverso una rete riproduttiva
che, con moduli standard formativi, possa proporsi in seno ai
singoli Ordini dei medici per coinvolgere sanitari di medicina
generale e specialisti territoriali. Dopo l'attivazione dei Lea
e l'istituzione di Centri di riferimento per la diagnosi e la
cura dell'infertilità di coppia, l'impegno della Siru sarà
quello di intervenire sulle Direzioni sanitarie e sulle Unità
operative complesse".
"Un percorso sicuramente difficile - é detto ancora nella nota -
lungo il quale la Siru potrà contare anche sulla piena
disponibilità del Governo regionale, espressa dall'assessore
Gianluca Gallo, intervenuto al congresso in rappresentanza del
presidente Roberto Occhiuto". (ANSA).
Procreazione assistita, in Calabria nascite poco più l'1%
Dato emerso da Congresso regionale Società riproduzione umana