(ANSA) - PALMI, 18 MAR - Ha ricevuto un messaggio con una
richiesta di aiuto da parte di un giovane ucraino che aveva
conosciuto alcuni anni fa e con cui era rimasto in contatto e,
assieme alla moglie Debora e al sostegno dell'Associazione "Il
mio amico Jonathan di Palmi", ha subito allestito una raccolta
di beni di prima necessità per le popolazioni martoriate dal
conflitto bellico in tutta la piana di Gioia Tauro. Sono state
tantissime le donazioni di beni di prima necessità, tra medicine
e derrate alimentari, che Francesco Trentinella di Palmi insieme
ad altri due volontari, Alessandro Iannello e Calin Teodor
Mitre, detto Carlo, hanno portato a Siret, città rumena ai
confini con l'Ucraina.
Dopo 38 ore di viaggio, non esente da difficoltà - neve alta,
montagne, un guasto al motore - i tre volontari hanno consegnato
gli aiuti umanitari e hanno potuto constatare personalmente i
risultati delle atrocità della guerra come la presenza di tanti
minori soli e la presenza di migliaia di profughi arrivati a
bordo di auto con la scritta "bambini". Appena rientrati a casa
dopo avere portato a termine la loro missione di pace, qualcuno
ha chiesto loro : perché avete fatto tutto ciò? La risposta di
Francesco è stata semplice ma sincera: "Poiché Iddio ha tanto
amato il mondo da dare il suo unigenito figliuolo, allo stesso
modo noi abbiamo sentito in cuor nostro il desiderio di dare
tutto noi stessi per poter rispondere a quella richiesta di
aiuto proveniente dal popolo ucraino". (ANSA).
Ucraina:da Calabria al confine per portare aiuti e farmaci
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