(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 19 MAR - "Il Museo soffre di una
drammatica carenza di personale, al punto da rendere difficile,
se non impossibile, la normale gestione e programmazione delle
varie attività. Complice il mancato turn over e alcuni distacchi
presso altre sedi, da anni stiamo lavorando in regime
estremamente ridotto e con affanno.
"Mi riferisco al personale amministrativo, tecnico e scientifico
- prosegue il direttore - oltre naturalmente al settore della
fruizione, accoglienza e vigilanza (Afav). Interi profili
professionali sono completamente scoperti, tanto da comportare
la chiusura al pubblico della biblioteca. Non c'è un archivista,
né un informatico, né un funzionario per la comunicazione,
mancano tre archeologi sui cinque previsti, così come il
laboratorio attende due restauratori su tre. Su dieci assistenti
tecnici previsti, ne è presente solo uno. Tutti gli operatori
tecnici sono andati in pensione. Per non parlare del personale
Afav, estremamente ridotto e affaticato. Da anni, con lettere e
monitoraggi, rappresento tale situazione e i rischi verso cui
andiamo incontro".
"Il tutto in un anno estremamente importante e impegnativo -
sottolinea Malacrino - quello dell'anniversario dei cinquanta
anni dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. E' il momento di
riprenderci la quotidianità alla quale eravamo abituati. Ce lo
dicono anche le prospettive di un'apertura ordinaria del Museo,
a partire dal 31 marzo. Resto fiducioso sull'attenzione di tutti
per sollecitare urgenti assegnazioni di nuove unità.
Naturalmente, non posso che ringraziare la squadra del Museo
che, con grande impegno e senso di responsabilità, sta
sostenendo ogni sforzo per limitare al massimo gli eventuali
disservizi". A partire dal Segretario amministrativo, Maria
Elena Giangrande, e dal Coordinatore AFAV, Carmelo Lupica. Ma è
chiaro che, in queste condizioni, sarà sempre più difficile".
(ANSA).
Musei: MArRC, carenza personale, rischio riduzione attività
"Situazione drammatica nel 50/mo del ritrovamento Bronzi Riace"