(ANSA) - CORIGLIANO ROSSANO, 29 MAR - Beni mobili e immobili
per il valore di 15 milioni di euro sono stati sequestrati dalla
Guardia di finanza di Corigliano Rossano a due società di
capitali e ad una persona fisica operanti nel settore della
raccolta dei rifiuti ed in quello edile. Il provvedimento, che
fa seguito all'esecuzione di alcune misure cautelari e
all'arresto di sei persone avvenuti lo scorso 4 marzo, è stato
emesso, in base a gravi indizi di responsabilità riscontrati
dalla Sezione Riesame del Tribunale di Cosenza che per le
aziende ha disposto la nomina per un anno di un commissario
giudiziale.
Il sequestro, eseguito dai finanzieri della Compagnia di
Corigliano Rossano, giunge all'esito del ricorso in appello
promosso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari davanti
al Tribunale di Cosenza avverso l'ordinanza del Gip di
Castrovillari, con la quale erano state applicate misure
cautelari personali e reali nei confronti di 25 persone fisiche
e giuridiche coinvolte in un presunto meccanismo di frode
all'Iva, al fine di far riconoscere anche la sussistenza, per
alcuni degli indagati, dei gravi indizi del reato di
associazione per delinquere.
Il collegio, accogliendo la tesi della Procura e ravvisando
l'esistenza di una stabile struttura organizzativa composta da
alcuni soggetti del medesimo nucleo familiare, ha riconosciuto
il presupposto per l'applicazione del provvedimento nei
confronti delle due società di capitali, riconducibili di fatto
ai principali indagati. I nuovi soggetti giuridici coinvolti,
alla luce degli elementi probatori allo stato raccolti, sono
risultati creati ad hoc dagli indagati a seguito del fallimento
di una società sottoposta a verifica da parte dei finanzieri,
distraendo i beni di quest'ultima al fine di compromettere le
pretese dell'Erario e di tutti i creditori, nonché per
proseguire l'attività imprenditoriale sotto nuove insegne
societarie. (ANSA).
Frodi:beni per 15 milioni di euro sequestrati nel cosentino
Provvedimenti eseguiti da Gdf, interdizione per due società