(ANSA) - CROTONE, 31 MAR - Quasi 900 mila euro è l'ammontare
del risarcimento che dovranno pagare in solido il Comune di
Crotone, la Crotonscavi Costruzioni Generali spa e l'ingegnere
Sergio Dinale ai familiari di Chiriac Dragos Petru, l'operaio
romeno morto nel crollo del muro del cantiere del lungomare
avvenuto il 5 aprile 2018. Lo ha stabilito il Tribunale civile
di Crotone ritenendo sussistere la responsabilità civile di
Comune (in qualità di committente dei lavori), azienda
appaltatrice e direttore dei lavori, per il crollo del muro a
causa del quale ha perso la vita Chiriac Dragos Petru.
Il Tribunale civile ha accolto pressoché in toto le istanze
della vedova, rappresentata dall'avvocato Daniela Zara, e quelle
dei quattro fratelli della vittima, rappresentati dall'avvocato
Antonio Natali. Il giudice della prima sezione civile del
Tribunale di Crotone ha stabilito un risarcimento di 304 mila
euro per la vedova dell'operaio e di 147.100 euro per ognuno de
quattro fratelli (in totale 588 mila euro). Comune, Crotonscavi
e Dinale sono stati condannati anche a rifondere ai familiari
tutte le spese di lite, calcolate in 61.128 euro.
Sull'incidente è ancora in corso il processo penale con 5
persone imputate: Gennaro Cosentino, di 60 anni, rappresentante
legale dell'impresa, Massimo Villirillo (59), dirigente e
procuratore della società, e Giuseppe Spina (46), capo cantiere
preposto della ditta, il progettista, direttore dei lavori e
coordinatore della sicurezza, Sergio Dinale (59), di Como, e
Giuseppe Germinara (50), dirigente del settore Lavori Pubblici
del Comune. (ANSA).
Operaio morto in cantiere, 900mila euro di risarcimento
A Crotone condannati Comune, azienda e direttore lavori