Calabria

Iniziativa commercianti,luci su via pubblica a proprie spese

Nel centro storico di Catanzaro. "Per renderla più attrattiva"

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANZARO, 07 APR - Chi fa da sè, fa per.. .quattro e, forse, anche di più. E' il senso di un'iniziativa promossa da quattro commercianti, appunto, di Catanzaro, i cui negozi si affacciano su Vico II Duomo, nel "cuore" del centro storico.
    Constatando che l'illuminazione pubblica lungo la via non era sufficiente, malgrado la presenza di due lampioni, i quattro commercianti hanno pensato bene di installarvi a proprie spese un consistente gruppo di lampadine. Così come provvederanno, dividendosi equamente la spesa , a farsi carico dei relativi consumi elettrici.
    I negozi coinvolti nell'iniziativa sono l'emporio enogastronomico "Empo Food", di Barbara Frezza e Mariagrazia Cuteri; il negozio di fiori "Wedding and Floreal Designe", di Silvia Rubino; la pelletteria "Twins", dei gemelli Gustavo e Giovanni Cortese, e la boutique "PeRò", di Rossella Laporta.
    "La nostra iniziativa - dice Gustavo Cortese- non vuole essere 'contro' qualcuno o qualcosa, ma 'é stata intrapresa 'per' il bene della città e dei catanzaresi; per il centro storico, che ha bisogno certamente di essere rivitalizzato, e per elevare, per quello che può valere ovviamente il nostro impegno in questo senso, la qualità di vita della città. Il nostro scopo é anche quello di rendere più attrattivo Vico II Duomo in modo che possano beneficiarne, inutile nasconderselo, anche le nostre attività commerciali. Attività che, essendo ubicate nel centro storico, devono fare i conti con la concorrenza dei centri commerciali. Anche perché , in seguito alla realizzazione di megastrutture a ridosso della città, il baricentro commerciale di Catanzaro, che un tempo gravitava su corso Mazzini, si é spostato inesorabilmente".
    "Dobbiamo essere noi negozianti, dunque - afferma ancora Cortese - ad impegnarci per rendere più interessante, proprio sotto l'aspetto commerciale, il centro storico, migliorando certamente la qualità della nostra offerta ma anche rendendo il contesto in cui operiamo più civile e dignitoso". (ANSA).
   

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