Calabria

Rifiuti: Conai ed Anci insieme per progetti gestione

Fondamentali per sostenibilità clima e produzione di energia

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANZARO, 30 SET - Sono 13, sui 190 a livello nazionale, i comuni calabrese che fanno parte del progetto di Conai, il Consorzio nazionale per gli imballaggi, e dell'Anci, per aiutare, grazie ai fondi del Pnrr, gli enti locali, ed in particolare quelli del sud, a colmare il gap che ancora esiste tra le diverse aree del Paese sul fronte dell'economia circolare, della raccolta differenziata e del riciclaggio.
    L'argomento è stato al centro della discussione del nuovo appuntamento "ANSA INCONTRA".
    Attraverso l'Ambito territoriale ottimale (Ato) di Reggio Calabria, Conai e Anci sono riusciti a sviluppare numerosi progetti. "Abbiamo definito alcuni modelli - ha detto Fabio Costarella, responsabile per Conai dei piani di sviluppo della raccolta differenziata nel centro sud - non solo dal punto di vista progettuale, ma anche, insieme ad Anci, per gestire l'iter amministrativo. Abbiamo messo a punto un pacchetto e lo abbiamo modulato alle necessità dei singoli territori" Con i fondi messi a disposizione dal Pnrr, l'Ato di Reggio Calabria ha deciso di realizzare alcuni interventi specifici in materia di rifiuti: "La situazione - ha sottolineato il direttore generale dell'Ato, Vincenzo De Matteis - è critica e l'Ato di Reggio Calabria viene da alcuni anni di criticità e da percentuali di raccolta differenziata bassa. Per questo stiamo elaborando, insieme al Conai, il reale fabbisogno della Città metropolitana per completare la dotazione infrastrutturale".
    Il sindaco di Gioiosa Jonica Salvatore Fuda, si é soffermato sul percorso compiuto dai Comuni negli ultimi anni. "A Gioiosa - ha spiegato Fuda - abbiamo proposto il nuovo centro comunale di raccolta. Ma va detto che abbiamo due binari diversi perché la Regione Calabria è un po' indietro rispetto alle altre" All'incontro ha partecipato Carlo Salvemini, sindaco di Lecce e delegato nazionale Anci Energia e rifiuti, secondo il quale "il sistema di raccolta di rifiuti nelle aree urbane si riflette sulla produzione energetica e sulla sostenibilità del clima. Il rifiuto organico, infatti, è finalizzato anche alla produzione di biometano, meno inquinante rispetto al carbonfossile".
    (ANSA).
   

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