(ANSA) - CATANZARO, 17 OTT - Un'organizzazione dedita alla
falsificazione di testamenti di anziani per impossessarsi denaro
e beni immobiliari, è stata sgominata da carabinieri e
poliziotti coordinati dalla Procura della Repubblica di
Catanzaro. I carabinieri della Compagnia di Catanzaro e la
Squadra mobile, supportata in fase esecutiva dal Reparto
Prevenzione Crimine "Calabria" di Vibo Valentia, tra Catanzaro e
Gimigliano, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare -
2 in carcere e 7 ai domiciliari - in esecuzione di emesse dal
gip in cui si ipotizzano, a vario titolo, i reati di
associazione per delinquere, truffa, falsità in testamenti,
riciclaggio ed auto riciclaggio, accesso abusivo a sistema
informatico e corruzione.
Secondo l'accusa, alcuni dei componenti individuavano i
soggetti in età avanzata, privi di familiari, che avevano a
disposizione cospicue somme di denaro depositate alle Poste,
mentre altri provvedevano a reperire tutta la documentazione
inerente il defunto. Successivamente veniva selezionato un erede
ad hoc e contestualmente veniva pubblicato il testamento, falso,
e tramite un procuratore speciale appositamente nominato, veniva
incassata l'eredità o, come accertato in alcuni casi, c'era il
tentativo di riscuoterla. Per fare ciò, prima di incassare
l'eredità, gli indagati, secondo l'accusa, aprivano una serie di
conti correnti riconducibili ai falsi eredi appartenenti al
gruppo o a società false ed inesistenti. Il dipendente di Poste
Italiane, secondo le accuse contestate, accedeva illecitamente
ai sistemi telematici interni, ricercando e indicando i
soggetti, quasi sempre privi di discendenti diretti e con ampi
patrimoni mobiliari, per i quali procedere alla falsificazione,
ottenendo in cambio somme di denaro. Complessivamente sarebbe
stata sottratta una somma di 1,5 milioni di euro.
Oltre a Bruno sono stati arrestati ai domiciliari Ortenzia
Fabiano, Roberto Barbuto, Sonia Matera, Giuseppe Aiello, Sara
Moumen, e Gianfranco Cappellano, tutti ai domiciliari. In
carcere sono finiti Marco Scalzo, ritenuto il capo
dell'organizzazione, e Luciano Crispino, dipendente delle poste.
(ANSA).
Falsi testamenti per impossessarsi di denaro, 9 arresti
Operazione carabinieri e polizia a Catanzaro, presi 1,5 mln euro