(ANSA) - CATANZARO, 20 GEN - Dati negativi per i comuni dei
Parchi nazionali calabresi in tema di raccolta differenziata dei
rifiuti: il Pollino è al 57,16 %, la Sila al 48,98% e
soprattutto l'Aspromonte che, non solo raggiunge una raccolta
differenziata di appena il 34,74%, ma risulta in discesa di ben
6,81% rispetto al 2020. Sono i risultati della prima edizione di
"Parchi Rifiuti Free" di Legambiente.
"I parchi e le altre aree protette - rileva Anna Parretta,
presidente di Legambiente Calabria - sono preziosissimi per la
Calabria e possiedono una straordinaria rilevanza ecologica e
ambientale oltre che socio- economica. Dovrebbe essere chiara a
tutti la necessità di proteggere il patrimonio naturale e
aumentare la percentuale di territorio protetto istituendo nuovi
parchi e riserve, incentivando la tutela della natura per come
suggerito dagli obietti della Strategia della UE. Le politiche
di protezione ambientale non possono però rimanere sulla carta,
come troppo spesso accade in Calabria ma devono tradursi nella
reale tutela di flora e fauna, nella cura e nella gestione
sostenibile del territorio a partire dal ciclo dei rifiuti. I
Comuni delle aree protette hanno il dovere di essere virtuosi e
diventare un simbolo per la regione incrementando la raccolta
differenziata per raggiungere, non solo gli obiettivi minimi
previsti dalla legge, ma auspicabilmente raggiungere le
percentuali più alte in tutta la Calabria". (ANSA).
Rifiuti: male differenziata in comuni nei Parchi nazionali
Legambiente, solo 33 'ricicloni' e 6 'rifiuti free'