(ANSA) - CROTONE, 01 MAR - Le urla strazianti di una giovane
donna afgana sulla bara della sorella con la quale era partita
dall'Afganistan per trovare una vita migliore risuonano nel
palazzetto dello sport di Crotone dove è stata aperta oggi la
camera ardente per le vittime del naufragio avvenuto domenica a
Steccato di Cutro. L'arrivo dei superstiti e dei parenti delle
vittime è stato il culmine del dolore. Chi in quel momento era
nel palasport non è riuscito a trattenere le lacrime. IN alcuni
casi sono dovuti intervenire i sanitari per soccorrere alcune
persone che avevano ritrovato sulla bara il nome del congiunto.
Una parte degli 81 superstiti e i parenti delle vittime -
arrivati soprattutto da Germania, Austria ed Olanda - hanno poi
celebrato una breve funzione religiosa. Guidati dal
rappresentante anziano della moschea di Cutro, Mustafa Achik,
hanno pregato con grande compostezza davanti alle, per ora, 66
bare allineate sul parquet dell'impianto sportivo. Una cerimonia
semplice svolta nel silenzio. Poi ognuno si è avvicinato alla
bara, o in alcuni casi alle bare, dei parenti. Al momento la
polizia scientifica è riuscita a dare un nome a 42 vittime. Le
identificazioni stanno continuando. (ANSA).
Naufragio migranti: strazio superstiti alla camera ardente
Momento toccante la preghiera con i parenti delle vittime