(ANSA) - COSENZA, 24 MAG - "Penso che la gente si appassioni
a storie di dolore perché la felicità è statica. La narrativa è
dinamica e le persone felici invece sono statiche perché non
vogliono cambiare la loro situazione".
La differenza tra romanzo e racconto, le descrizioni
minuziose delle persone e delle cose, New York e il Vermont.
Peter Cameron parla di questo e altro al pubblico del Premio
Sila, accorso numeroso ad ascoltarlo negli spazi di Palazzo
Arnone. "Ringrazio Enzo e Gemma per la calorosa accoglienza - ha
detto lo scrittore statunitense - Qui sento la stessa energia
che provo a New York".
I temi trattati sono stati molteplici, tutti arricchiti dalle
letture di alcuni stralci dei suoi romanzi fatte dai ragazzi
dell'associazione Nova di Cosenza. "A me piace molto scrivere
dialoghi, a volte - ha aggiunto lo scrittore - i miei personaggi
parlano da soli, è un modo per far sì che scompaia la mia voce e
venga fuori quella dei personaggi. Per questo a me piace
scrivere romanzi in prima persona perché, appunto, il
protagonista è anche narratore e questo è modo per scomparire,
il mio modo personale per scomparire". (ANSA).
Peter Cameron, 'la narrativa è dinamica e la felicità statica'
Lo scrittore presenta il suo libro al Premio Sila a Cosenza
