Calabria

Bambini accusarono malesseri per cibo mensa, trovato il batterio

In 42 ebbero tossinfezione nel Catanzarese per 'scarsa igiene'

Redazione Ansa

(ANSA) - GIRIFALCO, 23 GIU - E' stato un batterio, presente in concentrazione rilevante nella carne servita in una mensa scolastica di Girifalco, nel Catanzarese, a provocare alla fine dello scorso mese di maggio una tossinfezione alimentare a 42 bambini. E' questo il risultato emerso dalle analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno su un campione di alimento prelevato dall'Azienda sanitaria provinciale- Sian di Catanzaro.
    Gli accertamenti effettuati scaturirono da una segnalazione della Compagnia carabinieri di Girifalco e del Nas di Catanzaro a seguito delle numerose segnalazioni giunte da parte di genitori che, all'epoca, avevano riscontrato nei loro figli malessere riconducibile a focolaio di tossinfezione alimentare.
    L'indagine epidemiologica, effettuata nei giorni scorsi, avrebbe evidenziato quindi la presenza del batterio "Enterococcus faecalis" sul campione di cibo somministrato a circa 90 bambini di cui 42 hanno accusato sintomi nelle ore immediatamente successive.
    Le cause della presenza del batterio, dai primi accertamenti, sarebbero da addebitare a condizioni di carenza igienica e a procedure scorrette del personale nella preparazione, conservazione e successiva somministrazione del pasto, situazioni queste già oggetto di controllo e provvedimenti amministrativi ad inizio anno da parte dello stesso Servizio Asp. Il patogeno per le sue caratteristiche , spiegano gli esperti, colpisce soprattutto persone con difese immunitarie non elevate, ciò giustificherebbe il fatto che la tossinfezione abbia interessato esclusivamente i bambini e non gli adulti che hanno usufruito del pasto, insegnanti e personale Ata.
    L'ispezione dei luoghi dove si svolge la preparazione dei pasti, inoltre, ha fatto emergere irregolarità igienico-sanitarie che hanno portato all'emanazione di un provvedimento immediato con relativa sanzione e di una ordinanza mirata a mettere in sicurezza le procedure adottate dalla ditta che gestisce la refezione. (ANSA).
   

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