(V. '++ Bimbo di 4 anni annegato,polizia .
Stando alle indagini, coordinate dal procuratore Giovanni
Bombardieri e dal pm Federico Sardegna, entrambi sono ritenuti
gli scafisti che hanno guidato l'imbarcazione partita da Sfax,
in Tunisia, che il 12 luglio scorso si è ribaltata al largo di
Lampedusa provocando la morte di un bambino di 4 anni e la
scomparsa di altre 7 persone, 3 adulti ed altri 4 minori. Mentre
il primo, Mohamed Jor Ginho Cissay, subito dopo l'arrivo a
Reggio Calabria a bordo della nave "Dattilo", era stato fermato
il 13 luglio dalla squadra mobile diretta da Alfonso Iadevaia,
l'altro scafista è stato arrestato dalla squadra mobile di
Agrigento a Lampedusa dove, per motivi sanitari, era stato
accompagnato dopo il naufragio.
I due arrestati sono stati riconosciuti dai migranti
superstiti che, agli investigatori, hanno ricostruito i
concitati momenti in cui il barchino si è capovolto. Secondo il
gip Giani, che ha convalidato il fermo e ha emesso l'ordinanza
di custodia cautelare, il trasporto dei migranti "è stato
assicurato dagli indagati, mediante un'imbarcazione che, per
dimensioni e caratteristiche strutturali, era assolutamente
inadeguata ad affrontare il tragitto con la moltitudine dei
soggetti trasportati (circa 45/50, in modo da precludere ogni
capacità di movimento)".
"Tale circostanza - si legge sempre nel provvedimento di
arresto - era sicuramente idonea, in sé, ad esporre i passeggeri
a pericolo concreto per la loro vita o comunque per la loro
incolumità". (ANSA).
Gip, scafisti hanno agito 'servendosi di una rete più ampia'
Ordinanza per due accusati del naufragio in cui è morto un bimbo