(ANSA) - TORTORA, 03 AGO - Un gruppo di cittadini di Tortora
ha inscenato una protesta sottolineando il pericolo derivante
dal fatto che le loro abitazioni sorgono a poca distanza da un
terreno in stato di abbandono, ed a rischio dunque di incendio,
sul quale sorge lo stabilimento dismesso dell'ex Marlane,
azienda tessile del gruppo Marzotto.
I cittadini, residenti in via Biagio Pucci, sottolineano il
fatto che sul terreno in questione, di proprietà del confinante
Comune di Praia a Mare, la vegetazione è cresciuta in modo
incontrollato.
Gli abitanti della zona ricordano che nel settembre del 2020,
nelle stesse condizioni e nella stessa zona, era scoppiato un
vasto incendio che era arrivato a lambire le case di via Pucci,
costringendo i residenti a riversarsi in strada e a tentare di
spegnere il rogo con le loro forze a causa dell'indisponibilità
di mezzi e personale dei vigili del fuoco, impegnati su altri
roghi.
"Non possiamo procedere alla pulizia - ha detto il sindaco di
Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, dopo che i cittadini gli
hanno segnalato la problematica - perché l'area in questione é
stata sequestrata dall'autorità giudiziaria nell'ambito
dell'inchiesta avviata sulla gestione dell'ex Marlane. Abbiamo
chiesto alla Procura della Repubblica di Paola l'autorizzazione
a procedere alla pulizia dell'area, ma non abbiamo ottenuto
risposta. Per questo, anche in base alle sollecitazioni degli
abitanti di via Pucci di Tortora, abbiamo reiterato la richiesta
sperando che venga accolta dal Procuratore della Repubblica
facente funzioni che attualmente regge l'ufficio in attesa della
nomina del nuovo Procuratore". (ANSA).
Terreno incolto a rischio incendio, protesta degli abitanti
E' confinante con l'area industriale dismessa dell'ex Marlane