(ANSA) - CATANZARO, 19 SET - Non si arresta il calo
demografico in Calabria. La popolazione residente nella regione
- certifica l'Istat sulla base dei dati del Censimento
permanente - al 31 dicembre 2021 era pari a 1.
Le donne in Calabria sono il 51% della popolazione
residente, superando gli uomini di 39mila unità, ciò molto
probabilmente per la maggiore longevità femminile. Cresce l'età
media che, rispetto al 2020, si è innalzata da 45,2 a 45,5 anni.
Crotone e Reggio sono le province più giovani (rispettivamente
44 e 45 anni in media), mentre Cosenza e Catanzaro quelle più
anziane (circa 46).
Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio sono il 6,4%
dei residenti. Poco meno del 30% ( il 27,9) ha conseguito il
diploma di licenza media, il 35,1% ha il diploma di scuola
secondaria o di qualifica professionale, il 14,8% possiede un
titolo accademico. Diminuiscono le persone in cerca di
occupazione rispetto al 2011 (55mila persone in meno, -37,1%),
soprattutto fra le donne (-38,3%), e gli occupati (-3,2%), in
particolare per la componente maschile (circa 14mila unità in
meno, pari al -3,6%).
Nel decennio 2011-2021, registra l'Istat, per via delle
variazioni amministrative intervenute, il numero dei comuni si è
ridotto da 409 a 404. In base all'ampiezza demografica 58 sono
gli enti transitati nella classe più bassa, mentre Settingiano,
Montalto Uffugo e Botricello sono passati in quella superiore. A
livello provinciale Reggio perde 1.664 residenti, seguita da
Cosenza (-1.576 residenti), mentre Vibo registra il maggiore
decremento relativo (-0,4%). (ANSA).
In Calabria popolazione ancora in calo, -5,3% in 10 anni
Istat, riduzioni più significative in province di Vibo e Cosenza