(ANSA) - CATANZARO, 17 OTT - In Calabria, dal 2004 a dicembre
2022, solo il 9,6% delle ordinanze di demolizione è stato
eseguito. La provincia con il maggior numero di ordinanze
eseguite è Cosenza (361) pari al 9,2% delle ordinanze emesse
(3.
"Il nuovo rapporto evidenzia, purtroppo, la gravità della
situazione - afferma Anna Parretta, presidente di Legambiente
Calabria. La nostra regione è in fondo alle classifiche
negative. Un quadro molto preoccupante perché in Calabria
l'abusivismo deturpa troppo spesso e da troppo tempo luoghi di
grandissima bellezza sia sulle coste che nell'entroterra,
interessa anche territori a rischio idrogeologico e sismico e
pesa come un macigno sul futuro. L'Amministrazione regionale ha
iniziato a dare primi i rilevanti segnali come l'annunciata
demolizione, a breve, di Palazzo Mangeruca. La direzione giusta,
quanto doverosa, è quella della tutela dell'ambiente e della
salvaguardia dell'incolumità di persone ed attività economiche,
percorribile solo con il ripristino della legalità e con
l'abbattimento degli immobili non sanabili".
La Calabria, per tasso di risposta, è ultima con il 13,4%. La
provincia meo "trasparente" è Crotone, con nessuna risposta. La
Calabria in merito al rapporto tra ordinanze emesse e eseguite è
in fondo alla classifica con il 9,6%. La provincia con il
peggior rapporto è Catanzaro con il 2,7%. Tra i comuni capoluogo
tra i peggiori spicca ancora Catanzaro (0,7%). Riguardo la
trascrizione degli immobili abusivi nel patrimonio del Comune,
la Calabria registra 75 immobili, l'1,2 %. Tra le città
capoluogo, la prima è Catanzaro, con il 9,7%. Per la
trasmissione delle pratiche di demolizione non eseguite da parte
dei Comuni ai prefetti, in Calabria il dato è l'1,4%. (ANSA).
In Calabria demolito solo il 9,6% di manufatti abusivi
Report Legambiente,emesse 6197 ordinanze, 1 ogni 297,1 cittadini