(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 13 NOV - Una studentessa del Liceo
scientifico Leonardo da Vinci di Reggio Calabria, Chiara
Luppino, ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi
internazionali di Astronomia appena concluse a Pechino. Nel
palmares generale la squadra italiana, composta da sei studenti,
ha centrato il terzo posto del medagliere, con cinque medaglie:
due argenti e tre bronzi, tra cui quello di Chiara Luppino.
Non è la prima volta, è scritto in una nota, che i giovani
studenti reggini raggiungono traguardi così importanti alle
Olimpiadi di Astronomia, competizione alla quale partecipano con
impegno e risultati prestigiosi, ormai da molti anni. La
preparazione a questi eventi è curata da tempo dagli insegnanti
di materie scientifiche degli istituti reggini, coordinati dallo
staff scientifico del Planetarium Pythagoras della Città
Metropolitana di Reggio Calabria e dalla sua responsabile
professoressa Angela Misiano.
"E' sempre motivo di orgoglio - affermano il sindaco
metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e il
consigliere delegato alla Cultura Filippo Quartuccio - poter
commentare notizie come queste. I nostri studenti sono i più
sinceri ed appassionati ambasciatori delle tante eccellenze
della nostra terra. I risultati conquistati alle Olimpiadi di
Astronomia ormai non ci meravigliano più, sono il frutto di un
sapiente e meticoloso lavoro portato avanti da insegnanti seri e
qualificati, in grado di fare emergere i tanti talenti
all'interno delle nostre scuole. La struttura del Planetarium
Pythagoras e la guida instancabile della professoressa Angela
Misiano, si confermano una grande eccellenza scientifica di cui
la Città metropolitana va più fiera".
"Siamo fortemente soddisfatti - concludono Falcomatà e
Quartuccio - di poter raccontare ancora una volta di una
brillante affermazione, come nel caso della bravissima Chiara
Luppino che avremo modo di incontrare per congratularci di
persona". (ANSA).
Studentessa reggina bronzo alle Olimpiadi di astronomia
Frequenta scientifico da Vinci. Falcomatà: 'motivo di orgoglio'