Calabria

Nuovo prefetto Reggio C., 'l'accoglienza é un fatto naturale'

'Confido in gestione intelligente delle autorità centrali'

Redazione Ansa

(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 21 NOV - "È quasi naturale accogliere chi viene dal mare, perché arriva dalle difficoltà.
    Sono persone che vanno accudite e gestite. Certo, ci sono da affrontare problemi di sicurezza, per cui i migranti vanno identificati. Ma vanno anche accolti". Così Clara Vaccaro, prima donna prefetto di Reggio Calabria, nominata il 6 novembre dal Consiglio dei ministri, ha risposto ad una domanda dei giornalisti sui temi dell'immigrazione.
    La provincia di Reggio Calabria, ed in particolare Roccella Ionica, nella Locride, é stata teatro negli ultimi anni di innumerevoli sbarchi di migranti "Come sempre - ha aggiunto il nuovo prefetto di Reggio Calabria - faremo tutta la nostra parte. Il mio metodo è stato sempre quello di coinvolgere il territorio. Non ho mai imposto niente a nessuno. È chiaro però che se un giorno dovessi trovarmi in una difficoltà enorme e nessuno mi darà una mano, la chiederò ad alta voce. Sarà difficile ed a volte la discussione potrà non essere facile. Ma conto e confido su una gestione intelligente da parte delle autorità centrali".
    Il prefetto Vaccaro, rispondendo ancora ai giornalisti, ha anche affrontato il tema dello scioglimento, e del conseguente commissariamento, dei Comuni per condizionamenti della criminalità organizzata. "Ogni commissariamento di un Comune per mafia - ha detto - rappresenta una sconfitta, Così come é una discrasia che un Comune venga sciolto perché il sindaco si dimette. Chi vince le elezioni deve governare perché un Comune deve essere amministrato da chi è stato scelto dai cittadini".

Il prefetto Vaccaro é subentrata a Massimo Mariani, che ha assunto lo stesso incarico a Palermo. "Quello che mi preme dire - ha detto ancora il nuovo prefetto di Reggio - è che il mio non è un lavoro individuale. Non credo al lavoro del singolo, ma a quello di squadra. Questo è fondamentale. Se non si uniscono le forze e non si lavora insieme, è difficilissimo andare avanti. Ed è importante capire cosa serve all'altro per lavorare bene. Le istituzioni debbono lavorare insieme, parlare e aiutarsi reciprocamente. É questo il solo modo per affrontare tutti i problemi".
   

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