(ANSA) - CATANZARO, 02 DIC - "Qualcuno deve fare i conti con
la propria coscienza e le proprie responsabilità. Se qualcuno
non ha comunicato per tempo quello che è accaduto ha sulle mani
il sangue della vita di Mariella e di Said".
In una chiesa gremita di persone e di colleghi, il parroco ha
sostenuto che "non si parla mai di vite spezzate e dolori acuti
quando si discute di morti sul lavoro. Si parla sempre di
capitali. Mariella mi parlava della sua amata Valeria e della
pensione. Mi parlava della tratta jonica come di una
barzelletta, non dignitosa, che faceva ridere, ma che oggi fa
anche piangere. Mariella è andata via in un modo assurdo quasi
inspiegabile e non ci sono le parole giuste per commentare".
Amici e colleghi hanno salutato Maria leggendo lettere
sull'altare parlando di "un trenino disgraziato e di tratta
ferroviaria precaria" rivolgendosi alla figlia Valeria che
lavora per Ferrovie come hostess a Milano. La donna ha dato
l'addio alla mamma in lacrime, raccontando qualcosa di lei ai
presenti: "Mamma, la vita con te non è mai stata facile e
speravo che di qui a breve ci avrebbe regalato quei momenti che
ci erano mancati, ma così non sarà. Sei stata la madre migliore
che potessi desiderare e vorrei che tutti sapessero che la tua
vita aveva un valore inestimabile".
A salutare Maria tutte le cariche istituzionali locali e
regionali. Il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, ha proclamato
il lutto cittadino per oggi.
All'uscita i capitreno hanno detto addio alla collega con
rose bianche e fischiando tutti insieme per accompagnare il suo
"ultimo viaggio e per chiudere il sipario sul palco dei binari".
(ANSA).
Chiesa gremita per funerali capotreno morta in un incidente
Parroco, 'qualcuno deve fare i conti con la propria coscienza'