(ANSA) - CATANZARO, 13 DIC - "Come i faraoni dell'antico
Egitto, che impegnavano risorse economiche immani per costruire
le ambiziose piramidi, il leader della Lega Salvini rastrella
con ogni mezzo i soldi per finanziare un'opera, come il ponte
sullo Stretto, che la Calabria non ha mai voluto e cercato. La
smania di passare alla storia come il realizzatore del ponte sta
portando il vicepremier leghista a rastrellare tutte le risorse
disponibili, anche a costo di privare la già debole Calabria
degli strumenti finanziari per programmare il suo sviluppo".
Così, in una nota, il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.
"L'emendamento, con cui parte dei soldi che serviranno per il
ponte, se mai si farà, saranno presi dalla riduzione del Fondo
Sviluppo e Coesione destinato alla Calabria fino al 2027 -
aggiunge Fiorita - è inaccettabile nel metodo e nella sostanza.
La Calabria diventa più povera sull'altare di un'opera della cui
utilità è legittimo serbare dubbio. Ma poiché Salvini agisce
come se il ponte sia sostenuto e apprezzato dalla popolazione
calabrese, è forse venuto il momento di fare chiarezza su questo
punto. Si indìca, come prevede lo Statuto della Regione
Calabria, un referendum consultivo su questa opera e sulla sua
obiettiva utilità. Si pronunci il corpo elettorale calabrese se
effettivamente vale la pena sacrificare tutto per una sola
opera".
"Ho la sensazione piuttosto netta - dice ancora il sindaco di
Catanzaro - che l'opinione pubblica calabrese sia molto
indifferente o, in molti casi, molto scettica su quest'opera. Io
resto dell'idea che un potenziamento delle infrastrutture a
terra e dei trasporti marittimi tra Calabria e Sicilia,
associato a un ammodernamento delle flotte sotto il profilo
tecnologico, risulterebbe una scelta più coerente, più economica
e più eco sostenibile. Ma se proprio questo Governo vuole
realizzare il ponte, non lo faccia con i soldi della Calabria.
Salvini si costruisca il suo giocattolo con i soldi della
Padania". (ANSA).
Sindaco Catanzaro, 'su Ponte Stretto serve referendum'
'Giù le mani dal Fondo sviluppo e coesione, usino soldi Padania'