(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 19 DIC - È stato sold out al teatro
Francesco Cilea di Reggio Calabria per la prima di "Semidei", il
docufilm prodotto da Palomar con il supporto di Regione Calabria
- dipartimento Istruzione, formazione e pari opportunità e dalla
Fondazione Calabria Film Commission, dedicato ai Bronzi di
Riace, dal loro ritrovamento, il 16 agosto 1972 davanti al
litorale di Riace, ad oggi.
"Un film poetico - lo ha definito l'archeologo Daniele
Castrizio che ha partecipato alla realizzazione del film -.
Nel film immagini di repertorio e materiale contemporaneo
scelto con cura dai registi, il reggino Fabio Mollo e Alessandra
Cataleta, si alternano e si mescolano, provando a creare un
unico presente lungo 2500 anni per immaginare il futuro. Tra gli
sceneggiatori, Giuseppe Smorto reggino, giornalista, per anni
vice direttore del quotidiano "La Repubblica". "I Bronzi hanno
una storia meravigliosa - ha affermato - sia dal punto di vista
archeologico, ma anche della cronaca, di come sono stati
trovati. Nel film trovo molto umana la testimonianza di Stefano
Mariottini (il sub che individuò i Bronzi nei fondali di Riace,
ndr), ma sono tante le sorprese che si vedono dentro il film".
"È una bellissima serata - ha detto la vice presidente della
Giunta regionale Giusy Princi -. Una serata caratterizzata da
cultura, identità storica legata alla Magna Grecia. 'Semidei',
il docufilm voluto con Calabria Film Commission, va a chiudere
quello che è il tutto che noi abbiamo voluto attraverso queste
celebrazioni lanciare al mondo. Quella di oggi non vuole essere
la conclusione di un percorso legato alla ricorrenza del 50mo
anniversario dalla scoperta dei Bronzi, ma l'inizio di una nuova
consapevolezza".
"Questo film è una lettera d'amore alla Calabria e alla sua
gente, a cui i Bronzi hanno affidato il messaggio di pace che
custodiscono, e di cui l'intera umanità ha bisogno, oggi più che
mai" hanno sostenuto i due registi. (ANSA).
Sold out per 'Semidei', docufilm che celebra i Bronzi di Riace
Proiezione a Reggio Calabria, dal ritrovamento ai giorni nostri