(ANSA) - COSENZA, 22 DIC - Una megatruffa da tre milioni di
euro ai danni dello Stato. E' stata scoperta a Cosenza a seguito
di un'indagine coordinata dalla Procura e condotta dai
finanzieri del Comando provinciale.
Novecento in tutto, tra cittadini comunitari e extracomunitari,
le persone indagate a vario titolo anche per reati di indebita
percezione del Reddito di cittadinanza, indebito utilizzo e
falsificazione di strumenti di pagamento, abusiva attività
finanziaria e riciclaggio.
Le indagini avviate dai finanzieri del Gruppo cosentino, a
seguito di un' attività di analisi corroborata da accertamenti
tecnici, documentali e bancari, ma anche di osservazione e
perquisizione, hanno consentito di ricostruire uno strutturato
contesto illecito che è andato avanti dal 2019 al 2022, con
l'obiettivo di perseguire un'indebita percezione di sussidi.
E' emerso, così, che il Caf, con modalità massive,
acquisiva documenti di identità di persone residenti all'estero
con il fine di avviare le pratiche relative a reddito di
cittadinanza, reddito di emergenza e assegni familiari. Gli
indagati, privi dei requisiti per l'ottenimento dei benefici di
legge, ricevevano il denaro, anche con l'utilizzo di servizi di
money transfer girando al Caf parte della somma a titolo di
corrispettivo per le attività svolte. Inoltre, il Caf,
nell'inoltrare le domande
di sussidio, avrebbe utilizzato in alcuni casi residenze
fittizie, al solo scopo di creare nuclei monofamiliari e con
bassi valori di Isee, riportando più soggetti o nuclei familiari
nel medesimo indirizzo di residenza. In altri casi si
utilizzavano false utenze telefoniche, anche intestate a persone
diverse dai richiedenti o a
soggetti inesistenti, nonché con modelli Isee fittizi o viziati.
(ANSA).
Megatruffa reddito cittadinanza, 1 arresto e 900 indagati
Cosenza, coinvolto Centro assistenza fiscale. Frode da 3 milioni