(ANSA) - MANDATORICCIO, 23 DIC - Poteva causare una strage
l'incendio appiccato all'alba di ieri nell'ufficio postale di
Mandatoriccio. E' la convinzione dei carabinieri del Comando
provinciale di Cosenza che dopo neanche 24 ore dal fatto hanno
sottoposto a fermo il presunto autore del gesto, un 28enne del
luogo.
Fortunatamente le bombole non sono esplose, altrimenti, è
l'ipotesi degli investigatori, sarebbe potuta crollare l'intera
palazzina di tre piani dove abitano alcune famiglie e che è
stata dichiarata inagibile per i danni provocati dalle fiamme.
Resta un mistero, al momento, il movente del gesto che,
ipotizzano gli inquirenti, potrebbe anche non essere stato
diretto contro l'ufficio postale. Nella palazzina abitano
comunque persone definite tranquille.
L'uomo fermato è un disoccupato incensurato. A lui, i
carabinieri della Sezione operativa del Reparto territoriale di
Corigliano Rossano, con il supporto dei colleghi della Stazione
di Mandatoriccio e sotto il coordinamento della Procura di
Castrovillari diretta da Alessandro D'Alessio, sono giunti anche
grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza. L'uomo è
stato trovato in un casolare di campagna e ha ustioni su più
parti del corpo comunque non gravi.
L'incendio ha completamente distrutto l'ufficio postale del
paese, che era stato recentemente rimesso a nuovo e consegnato
alla collettività solo lo scorso 4 dicembre.
L'esito positivo per "quella che, solo per una serie di
coincidenze positive, non si è trasformata in una strage", è
stato raggiunto, sottolineano i carabinieri, anche grazie al
"favore del contesto ambientale, su di cui i militari hanno
potuto fare affidamento nelle fasi iniziali, dimostrando come
spesso questi elementi si rivelano dirimenti per orientare le
investigazioni, anche in quelle attività che apparentemente
sembrano più complesse". (ANSA).
Incendio ufficio postale poteva causare una strage, un fermo
Nel cosentino, autore aveva portato 2 bombole di gas non esplose