(ANSA) - COSENZA, 18 GEN - Ha svolto per anni la professione
di medico geriatra in quattro strutture socio-sanitarie private
accreditate con il Ssn pur non potendolo fare perché
incompatibile in quanto dirigente medico all'Azienda sanitaria
provinciale di Cosenza. E' quanto viene contestato ad un medico,
ora in pensione, indagato per truffa e falso ideologico dalla
Procura di Cosenza al termine di una indagine condotta dalla
Guardia di finanza che ha portato anche al sequestro di immobili
e liquidità per oltre 100 mila euro.
Le indagini, condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia
economico-finanziaria, si sono concentrate sull'accertamento
dello svolgimento da parte del medico di attività lavorativa per
le quattro strutture sanitarie private, in violazione del
vincolo di esclusività che lo legava all'Azienda di appartenenza
e che comportava anche l'erogazione in busta paga dell'apposita
indennità. Dagli accertamenti è emerso che effettivamente il
dipendente pubblico ha esercitato per anni la professione di
medico geriatra nelle strutture accreditate con il Ssn. Tra
l'altro, l'indagato, aveva proprio il compito di vigilare sulle
strutture presso cui lavorava "abusivamente", operando in
un'evidente condizione di conflitto d'interessi.
Per mascherare questo rapporto di lavoro, secondo l'accusa,
sia i responsabili delle strutture private che il dirigente
hanno, nel tempo, falsificato la documentazione utile al
mantenimento dell'accreditamento al Ssn, inducendo quindi in
errore i vertici dell'Azienda sanitaria e della Regione
Calabria. Il medico, che nel tempo aveva attestato falsamente di
non svolgere attività extraprofessionale, avrebbe percepito
oltre 100.000 euro a titolo di "indennità di esclusività",
legata proprio al vincolo di lavoro con l'Asp di Cosenza, cifra
per la quale è stato richiesto dalla Procura un decreto di
sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente,
emesso dal Gip.
I finanzieri hanno anche segnalato i fatti alla Regione e
notificato i verbali di contestazione amministrativa per
violazione di quanto disposto dal Testo unico sul Pubblico
impiego nei confronti delle 4 società che gestivano le strutture
sanitarie. (ANSA).
Medico Azienda sanitaria lavora in strutture private, indagato
Gip di Cosenza dispone sequestro di beni per circa 100mila euro