Calabria

Unical rinforza ospedale Cosenza, nuovi primari universitari

Da tutta Italia giunte 272 domande, 44 da 'cervelli di ritorno'

Redazione Ansa

(ANSA) - COSENZA, 22 GEN - Professori e ricercatori altamente qualificati sono stati reclutati dall'Università della Calabria per rinforzare il corpo docente del corso di laurea in Medicina e chirurgia Tecnologie digitali prestando anche servizio assistenziale nelle strutture dell'Azienda ospedaliera di Cosenza. Operazione condotta in sinergia tra il commissario De Salazar ed il rettore Leone. Lo rende noto l'Unical.
    La scelta dei professionisti, spiega l'Ateneo, "è stata preceduta da una call che ha riscosso grande interesse a livello nazionale, con 272 domande arrivate da specialisti pronti a svolgere didattica e ricerca all'Unical e prestare la loro opera nelle corsie dell'ospedale dell'Annunziata. Disponibilità al trasferimento immediato a Cosenza, sono arrivate da tutta Italia: Milano, Napoli, Palermo, Bologna, Roma, Bergamo, solo per citare qualche città. Tra le adesioni, 55 sono state da parte di professori universitari, 22 di primari in ospedali pubblici, 106 di dirigenti, 28 da medici in ruoli apicali nella sanità privata e ben 44 domande sono arrivate da 'cervelli di ritorno', calabresi che lavorano in altre strutture nazionali o estere, anche in posizioni di responsabilità, e che ambiscono a rientrare in regione grazie all'Unical".
    Dopo lanalisi dei profili e delle esigenze didattiche e assistenziali, l'Unical, di concerto con l'Azienda ospedaliera, ha attivato le procedure di reclutamento per 4 docenti medici (tre procedure concorsuali e una procedura di scambio), tre dei quali ricopriranno il ruolo di direttore di Unità operativa complessa rispettivamente di Oncologia, Cardiologia e Nefrologia, dialisi e trapianti. Si tratta dei professori Gianluigi Zaza, che ricoprirà il ruolo dirigenziale di Nefrologia, Carlo Capalbo che dirigerà l'Uoc di Oncologia e Antonio Curcio per quella di Cardiologia. Il quarto medico reclutato a seguito dei concorsi è Michele Provenzano, ricercatore di Nefrologia all'università di Bologna. (ANSA).
   

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